Comunicato-stampa – COBAS – 27 gennaio 2017
I COBAS non hanno nulla a che fare con gli arresti di Modena.
Invitiamo gli organi di informazione ad evitare ogni accostamento
della nostra organizzazione alla vicenda
Come tanti cittadini/e italiani/e, abbiamo appreso da /Repubblica
online/ dell’arresto di due esponenti del cosiddetto “SI Cobas” a
Modena, per estorsione aggravata perché, così è scritto, “sono stati
sorpresi a incassare una somma di denaro per calmierare le attività di
protesta davanti alla sede di un gruppo industriale del settore carni”.
Non siamo in grado di pronunciare alcunché sulla vicenda e contiamo di
ottenere prima possibile maggiori e più approfondite informazioni,
augurandoci che gli arrestati siano in grado di smentire le accuse.
Nel frattempo, però, invitiamo tutti i mezzi di informazione ad
evitare qualsiasi confusione tra i COBAS e il cosiddetto SI Cobas. Noi
inventammo e lanciammo trenta anni fa la sigla COBAS (allora acronimo
di “Comitati di base della scuola” ), costruendo il più grande
movimento di massa, tra il 1987 e il 1988, mai apparso nella scuola
pubblica italiana. Dopodichè, il “marchio” ebbe un tale successo da
provocare la nascita di numerosi “imitatori” che, con piccole
modifiche, prefissi o suffissi vari, hanno usato sigle simil-Cobas.
Come COBAS, mentre costruivamo una Confederazione presente, oltre che
nella scuola, in tutto il Pubblico Impiego, nella Sanità e nel Lavoro
privato, non ci siamo mai preoccupati di difendere, per così dire , il
“marchio” e di rivendicare anche legalmente la primogenitura e l’uso
in esclusiva del nome. Né abbiamo intenzione di farlo ora, anche se
spesso tali “imitatori” avevano o hanno ben poco a che fare con la
nostra impostazione sindacale, politica e culturale: basti pensare ai
cosiddetti “Cobas del Latte”. Però, qui ed ora, invitiamo tutti gli
organi di informazione a evitare di usare il nostro nome, i nostri
simboli (la bandiera rossa, con la scritta in bianco COBAS e con una
sottostante scritta in giallo “Confederazione dei comitati di base” ) e
le immagini dei nostri esponenti nel trattare questa vicenda. In
particolare, pur comprendendo che la sigla SI Cobas (a differenza di
altre che hanno aggiunto “prefissi” alla sigla, modificandola un po’)
può aver favorito in prima battuta equivoci e confusioni particolari,
diffidiamo Canale 5 e il sito di /Libero news/ a replicare nei propri
servizi (come fatto in mattinata) un video che ritrae una nostra
manifestazione e nostri militanti, coinvolgendoci direttamente nella
vicenda. E’ doveroso aggiungere che saremo costretti a procedere con
querele nei confronti degli organi di informazione che non dovessero
fare chiarezza sulla differenza tra le due organizzazioni, con
scritti, foto o video che si riferiscano a noi, COBAS “originari”.
Piero Bernocchiportavoce nazionale COBAS –
Confederazione dei Comitati
di base